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Trattati Biblici

Pubblicazioni > 20) PADRE FIGLIO E SPIRITO SANTO

Padre Figlio e Spirito Santo






Lo Spirito Santo

A causa di cattive traduzioni o interpretazioni molte persone hanno immaginato che lo Spirito Santo, sia una persona: la terza persona di una Trinità di Dio. Le Scritture, intanto, non sostengono in alcun modo questa concezione e la parola greca pneuma, tradotta nelle nostre Bibbie per Spirito non ha voluto mai riferirsi allo Spirito nel senso di un fantasma o di un'apparizione. Nell'Antico Testamento la parola Spirito è data dal termine ebraico ruach che, in origine, voleva dire «vento.» Noi non vogliamo dire con ciò che lo Spirito Santo sia un vento santo, ma sottolineare ciò che è racchiuso nel senso iniziale della parola. Il vento è contemporaneamente invisibile e potente. E perciò che gli antichi applicarono questa parola a tutte le influenze invisibili e potenti di qualsiasi natura fossero e, poiché la potenza divina si esercita mediante mezzi che sfuggono al controllo- umano, sia alla vista che alla intelligenza, divenne consuetudine, naturalmente, applicare la parola ruach ad ogni modo di fare di Dio. Oltre ad essere tradotta per «Spirito» questa parola ruach significava anche «raffica» «respiro» «tempesta» «intelletto» «odore» «vento.» In ciascuna di queste parole si ritrova l'idea di una forza o influenza invisibile. Così per esempio, il  “pensiero” rappresenta una forza, ma una forza invisibile della cui origine noi, praticamente, non sappiamo nulla. Come è stato detto più avanti, la parola greca tradotta per «spirito» — e che nel Nuovo Testamento è collegata all'espressione Spirito Santo è: pneuma. Questa parola significa ugualmente vento o - aria.

Essa è, d'altronde, servita a formare la nostra parola pneumatico. In più la parola « Spirito » è stata egualmente tradotta per «vita», «spirituale» e qualche volta per «vento.» Così, dunque, lo Spirito Santo è la forza invisibile esercitata da Dio e la Sua potenza, manifestatasi in una infinità di  mezzi. A proposito della potenza di Dio, messa in opera durante la creazione, è detto che lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque. (Genesi 1:2). E' una potenza fecondante e l'influenza trasformatrice, esercitata nelle nostre vite di neo cristiani dallo Spirito Santo ha per origine la volontà di Dio nei nostri riguardi. Per aiutarci a comprendere ciò che è lo Spirito Santo, può essere utile di mettere in parallelo quello che le Scritture ne dicono con ciò che esse fanno conoscere dello spirito del male che anima Satana. Alcune manifestazioni dello Spirito Santo sono denominate: «Lo spirito di Cristo», «lo Spirito di santità», «lo spirito di verità», «lo Spirito Santo della promessa», «lo spirito di dolcezza», «lo spirito di grazia» e lo «spirito di profezia.» Di riscontro lo spirito di Satana è qualificato «spirito di timore», «spirito di servitù», «spirito del mondo», «spirito di errore», «spirito di divinazione», «spirito dell'Anticristo», “spirito di sonno e assopimento,” e «spirito di seduzione.» Nessuno penserebbe che, in ragione delle differenti manifestazioni della influenza esercitata da Satana nel mondo, vi sia uno spirito del male che sarebbe una persona, collegata, in sostanza, con il diavolo.
NATO DI SPIRITO
 
Le Scritture si servono di un certo numero di espressioni per descrivere l'opera dello Spirito Santo nei cuori e nella vita dei Cristiani. Una fra queste è «nato di spirito.» E' un'espressione che si trasforma in immagine che suggerisce la nascita di una vita nuova. Questa vita nuova è una delle cose che compie la potenza dello Spirito Santo e, allorché perviene allo stadio della nascita, finalmente si manifesta in maniera così diversa dalla vita umana da poter far dire a Gesù: «Il vento soffia ove vuole e tu ne odi il rumore, ma non sai né donde viene né dove va; così è di chiunque é nato dallo spirito.» (Giov. 3:8). La parola greca tradotta per «nato» può anche essere tradotta correttamente per  “generato” ed è necessario di determinare, per la contestazione, quale è stato il pensiero dominante dello scrittore. Stabilita questa distinzione, non e, per conseguenza, logico di parlare della conversione a Cristo come rinascita dello Spirito. Quando qualcuno s'avvicina a Dio si pente e, per la fede in Cristo, nel quale egli vede il suo Redentore, decide di fare la volontà divina abbandonando la sua. L'espressione esatta di quanto avviene allora è: essere «generato» dallo spirito di Dio. In altri termini una nuova vita comincia da quel momento. Ora, questa nuova vita, per continuare l'immagine, è in fase embrionale. Essa ha bisogno di essere nutrita e sostentata dalla parola di Dio per svilupparsi e fortificarsi nel Signore. Sarà alla resurrezione che «nascerà» ossia avrà corpo e sostanza. E' in quel momento infatti, che si potrà veramente dire è «nato» dallo spirito. Solamente allora le parole di Gesù si realizzeranno nel senso appropriato. Perchè colui che sarà «nato» dallo Spirito sarà paragonato al vento invisibile che va e viene senza che nessuno se ne accorga. Questa differenza nell'uso delle parole «nato» e «generato» aiuta a meglio comprendere l'azione di Dio per la Sua Parola.

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