Domande e Risposte - Le Grandi Verità della Bibbia

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Affetti


AFFETTI – CROCIFIGGERE GLI AFFETTI DELLA CARNE
Q 9:1 – 1907 – 1 – "E quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne e i suoi affetti". Questo non include necessariamente gli affetti tra fratelli e sorelle consacrati? Non è parte del nostro sacrificio?
RISPOSTA – Parlando di un passaggio come questo, dobbiamo essere attenti a considerare altri passaggi della Scrittura assieme a questo, così potremo essere sicuri di essere nel giusto limite. Se un passaggio della Scrittura può contenere l'intero messaggio di Dio, non avremmo l'intera Bibbia. Quindi l'importanza della questione, se vogliamo comprendere le vie del Signore, e la volontà del Signore in molte cose, dovremmo avere una vista comprensiva di tutte le Scritture riferite ad un soggetto.
Ora l'apostolo nella sua lettera ai Corinzi espone alcune realzioni che si possono ottenere tra mogli e mariti. Egli specifica che uno non deve defraudare l'altro, e da degli indizi di certi limiti in entrambi i casi, relativi alla relazioni tra marito e moglie nel Signore. Ma penso sia sufficiente pensare di dire che mentre questo non significa l'intera eliminazione di qualsiasi cosa che può appartenere alla natura dell'uomo e alla natura della donna, esso può significare, avendoli crocifissi, avendo rinunciato agli affetti e alle concupiscenze della carne, che essi stanno cercando di vivere in un più alto piano, e spenderebbero il loro tempo e le loro energie in ciò che potrebbe essere più profittevole per loro stessi e alla gloria del Signore, e per il più grande bene agli altri con cui potrebbero venire in contatto. Quindi, per avere così, rinunciato ai nostri affetti, e a noi stessi per il Signore, significa in accordo con i nostri limiti, e questi non sono li stessi che con due persone, ma ognuno accordando ai limiti della sua propria carne, ognuno dovrebbe cercare di portare se stesso in quel grado di soggezione così che i veri pensieri della sua mente possano essere in armonia con il Signore, al meglio tutti gli atti della sua vita. È un principio generale. Non è un principio che tu puoi applicare a un altro fratello o a un'altra sorella; essi devono applicarselo a se stessi; e tu devi applicartelo a te stesso; e lascia fare al meglio delle sue abilità ciò che egli crede sarà alla gloria del Signore e per il bene di sè e degli altri. E questa è la moderazione di cui le Scritture parlano.

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