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Alcuni Grandi
Martiri e Riformatori
del Cristianesimo
(Pagine in continuo aggiornamento)
Questo spazio è dedicato ad alcune fra le figure cristiane più eccelse, ai grandi martiri, ai grandi riformatori, a coloro i quali hanno l'asciato un'impronta importante (a volte discutibile sul piano dottrinale, a volte no, secondo le posizioni scritturali di ognuno di noi), ma che hanno con le loro opere influenzato (nel bene e nel male), il lungo cammino della Chiesa -
I primi Dottori della Chiesa in una pala d'altare databile intorno al 1516
di Pier Francesco Sacchi detto il Pavese
conservata al Museo del Louvre di Parigi.
Da sinistra a destra, in primo piano:
Sant'Agostino, San Gregorio,
San Girolamo e Sant'Ambrogio
In questa incisione sono raffigurati i principali fautori della Riforma protestante.
In primo piano vediamo i riformatori che discutono le grandi questioni
teologiche poste dai loro scritti. Essi provengono da tutta Europa
e sono vissuti in periodi diversi:
i tedeschi Lutero, Ecolampadio, Melantone, l’alsaziano Bucero,
gli svizzeri Zwingli e Bullinger, i francesi Calvino e Teodoro de Beza,
lo scozzese Knox, lo slavo Flacco Illirico, gli italiani Vermigli e Zanchi,
gli inglesi Wyclif e Perkins, i boemi Hus e Girolamo da Praga.
Ignazio (Vescovo di Antiochia -
Policarpo (Vescovo di Smirne -
Giustino Martire (100-
Ireneo di Lione (130-
Tertulliano (155-
Ario (250-
Agostino (354-
Claudio I (vescovo di Torino) (780-
Gioacchino da Fiore (1130-
Wycliffe (1320-
John Hus (1369-
Lorenzo Valla (1407-
John Wessell Gansfort (1419-
Martin Luther (1483-
Giovanni Calvino (1509-
Michele Serveto (1511-
Giovanni Valentino Gentile (1515-
Fausto Socino (1539-
Isaac Newton (1643-
Johann Albreicht Bengel (1687-
Joseph Priestley (1733-
William Miller (1782-
Alexander Campbell (1788-
Joseph Seiss (1823-
(Dean) Frederic W. Farrar (1831-
Henry Grattan Guinness (1835-
Charles T. Russell (1852-