Domande e Risposte - Le Grandi Verità della Bibbia

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Cristo


CRISTO – ATTUALMENTE UNA NUOVA CREATURA
Q 61:1 – DOMANDA – 1910 – 1 – In 2 Corinti 5:17 leggiamo: " Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura". Significa che uno in Cristo è attualmente una Nuova Creatura o semplicemente è riconosciuto tale agli occhi di Dio, ed egli diventa questa Nuova Creatura quando viene generato dallo Spirito, o attende lo Spirito che da la vita?
RISPOSTA – Rispondo che, per quanto comprendo, diventiamo nuove creature in Cristo Gesù attualmente, non riconosciuto. La caratteristica del riconoscimento è fatta quando Cristo ti dona i Suoi meriti. Stai lì priìoprio come sei, il meglio che puoi fare a te stesso, e presenti te stesso a Dio come sacrificoo vivente; ma Egli dice, non è degno del sacrificio. Così Gesù gli applica i Suoi meriti. Così sei riconosciuto perfetto. Questo è l'unico riconoscimento. Lo riconosce anche Dio. Sotto questo Egli accetta il sacrificio come se fosse un sacrificio perfetto. Dio ti fa una nuova creatura, e da quel momento le vecchie cose sono passate. Ovviamente, se tu devi un debito a un uomo devi saldarlo, se puoi, ma se non sei in grado di pagarlo, non è fatta colpa alla nuova creatura. La nuova creatura non ha diritto di contrarre debiti in generale. " Non abbiate alcun debito con nessuno". Ognuno dovrebbe essere molto attento sul come incorre nei debiti. Se è obbligato a prendere un prestito dovrebbe dare qualche sicurezza, altrimenti faresti meglio ad attendere finché il Signore ti prepara qualche altra soluzione.

CRISTO – MEMBRI DELLE CHIESE NOMINALI SONO PARTE DEL CORPO DI CRISTO
Q 61:2 – DOMANDA – 1911 – 2 – Apocalisse 14:4: " Essi sono quelli che non si sono contaminati con donne; sono infatti vergini". Se la parola "donne" qui significa le chiese, può uno che è associato ad una denominazione avere un'opportunità di essere parte dei centoquarantaquattromila del terzo versetto?
RISPOSTA – Capisco che questa domanda mi fu inviata da un ministro Metodista sul posto. Comprendiamo che l'idea è corretta, "Essi sono quelli che non si sono contaminati con donne" non riferendosi al sesso femminile, ma si riferisce alle donne ecclesiastiche menzionate in Apocalisse. Tutti gli esponenti della Bibbia Protestanti riconoscono che ci sono due donne menzionate specialmente in Apocalisse: una la vera donna, la classe della sposa, l'altra la falsa donna, e i Protestanti in generale capiscono che la falsa donna rappresenta il Papato. Ancora altri Protestanti capiscono che le Scritture che si riferiscono alla madre e alle figlie si riferiscono al Papato e alle figlie denominazionali, o sistemi, che si diffondono da esso, e che hanno più o meno la sua natura, disposizione e caratteristiche. L'affermazione della Bibbia è che la chiesa è una chiesa vergine, cioè non unita per niente al mondo, e questo è l'errore che fu fatto dalla chiesa primitiva nel lasciare Cristo come futuro sposo e divenire unita alla nazione di Roma. Questo costituì un'unione illecita; perché come sposa di Cristo essa non aveva diritto alcuno di essere associata con qualsiasi dominio terreno, e divenendo associata all'impero Romano, perse la sua reputazione. Non abbiamo tempo adesso di entrare nel dettaglio dell'argomento, che richiederebbe più di questa mattina per essere fatto, ma stiamo semplicemente dando qualche breve traccia in risposta a questa domanda. Una grande confusione generale sorse dopo il lungo periodo di oscurità che chiamiamo secoli bui; varie riforme furono iniziate, e tra queste ci fu la riforma Tedesca della quale Lutero fu la principale figura, e Zwingli e Melantone ne furono altre. Questi buon uomini si stavano sforzando di trovare più verità e una migliore posizione della parola di Dio. Crediamo che essi ci riuscirono in qualche misura, ma solamente in parte; non era il tempo dovuto per Dio di mostrare la piena, chiara luce della Sua Parola, ma Egli permise alle persone di rimanere in un considerevole grado di oscurità fino al tempo dovuto. Alcuni di quel tempo rimasero molto leali a Dio, così che mantennero il carattere di una vergine. Altri divennero innamorati del governo del mondo, e come risultato di ciò vediamo che tra le varie denominazioni Protestanti sorsero condizioni molto simili a quelle che hanno prevalso tra la chiesa di Roma e il governo di Roma. E come questa condizione di unione tra la chiesa e lo stato costituì figurativamente la Chiesa Cattolica Romana, un sistema prostituto, non vivente in pura conformità con il suo voto al Signore, così le stesse regole di applicazione avrebbero reso ugualmente la chiesa Tedesca un sistema prostituto, e la chiesa Russa un sistema prostituto, e la chiesa d'Inghilterra un sistema prostituto, e la chiesa di Svezia, Norvegia e Danimarca un sistema prostituto. Dobbiamo ricordare che questa parola, "prostituzione", come usata in Apocalisse, è un termine puramente simbolico; non c'è niente più che questo da capire, non che le persone della chiesa d'Inghilterra erano prostituti, niente del genere, ma è semplicemente una figura che rappresenta l'attitudine sbagliata di questo sistema nei riguardi di Dio e del Suo Piano.
Dio ha predisposto di prendere dal mondo un popolo per il Suo Nome, e San Paolo ci dice che questa chiesa del Dio vivente è ora sposata come una casta vergine all'unico marito, che è Cristo, e non deve sposarsi o accettare di sposarsi finché lo sposo viene e il matrimonio può avere luogo. Al contrario la chiesa di Roma pretende che fu giusto sposarsi. Pretende di essere sposata e pretende di avere figli. In altre parole, la chiesa di Roma è basata principalmente sulla gerarchia. Questa gerarchia è intesa come la chiesa ufficiale separata e distinta del tutto dai membri ordinari della Chiesa cattolica. Noterai che nelle loro conversazioni essi parlano dei loro preti come di padri, e di tutte le persone come di figli; sono i figli della chiesa. La chiesa quindi pretende di aver generato figli. La Chiesa Cattolica Romana pretende di aver generato questi figli, e li conta a centinaia di milioni. E i Protestanti, cadendo nello stesso errore, hanno cercato di dare alla luce milioni di figli; ogni denominazione sta cercando di dare alla luce dei figli. Questo è un pensiero sbagliato. Non ci deve essere nascita di figli fin dopo il matrimonio. La sposa di Cristo deve essere una chiesa vergine, unita solo a Lui. Sarà dopo il matrimonio che i figli saranno dati alla luce. Tutti, attraverso i mille anni del regno di Cristo, Cristo sarà il Padre, o datore di vita, dell'intera umanità, e la chiesa sarà la madre, o sostenitrice di vita, per l'umanità intera, e il mondo intero tornerà alla restaurazione e ai privilegi e alle benedizioni e alla vita eterna se esso lo vorrà, e allora saranno i figli di Cristo e i figli della Chiesa. Per questo nelle Scritture nostro Signore è rappresentato simbolicamente come il Padre eterno. Questo non significa che Egli diventa il Padre Celeste, ma che diviene il Padre di vita eterna per la famiglia umana. Non è padre della chiesa; è nostro fratello maggiore. È il nostro Sposo ma mai è riferito di Lui come essere padre della chiesa. E se ti ricordi l'Apostolo dice: "il Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati". Lo stesso che rigenerò Lui rigenerò noi, e deve essere il Padre della restaurazione della classe futura, e la chiesa ora essendo in fase di sviluppo deve mantenere ancora la sua verginità e deve essere la madre di questa classe da restaurare. Così vedi, mio caro amico, come la Bibbia usa la parola "meretricio", e cosa essa esattamente significa.
Ora tornando più specificamente alla nostra domanda, cosa significa essere contaminati con donne? Questo può essere un argomento di maggiore o minore speculazione; potrebbe dar spazio a differenti interpretazioni. Il nostro pensiero è che uno non è necessariamente contaminato se è membro della chiesa Metodista, della chiesa Inglese, o della chiesa di Roma; credo che ci siano stati santi e persone pure in tutte le chiese, e in tutti questi sistemi, ma questi santi non erano contaminati. Erano in esse, ma non di esse. Vedi che qui c'è una differenza. Dio parla di alcuni dei Suoi figli come essere in Babilonia. Questo intero sistema di cose, in accordo con la Bibbia, in accordo con le parole di Gesù, è Babilonia. Babilonia è il nome della madre, il sistema papale, e anche le figlie hanno lo stesso nome, Babilonia. E cosa significa Babilonia? Significa confusione, mistura, relazione impropria. Questo è ciò che è incluso nella parola Babilonia. Ora alcuni sono in Babilonia ma non sono di Babilonia, così come i figli di Israele furono condotti in cattività in Babilonia, ma non erano Babilonesi. C'era differenza. E al tempo dovuto Dio fece proclamare il messaggio per tutti gli Israeliti naturali che se coloro che furono condotti in cattività a Babilonia desideravano tornare al Signore loro Dio, e nella terra promessa, potevano farlo, e Ciro emanò il decreto, come ricordi, e molti di loro tornarono. E così Dio ha esteso un invito a tutto il Suo popolo che è in Babilonia che se esso è veramente Suo popolo deve uscire da Babilonia. Nessuno è chiamato fuori da Babilonia finché non sente la voce del Signore. Le persone non sono responsabili di nulla che non sia stato da loro ascoltato. Così tu ed io possiamo essere stati in Babilonia per anni e non aver avuto nessuna responsabilità o impurità, non eravamo contaminati, perché non conoscevamo niente di meglio. La nostra personale attitudine nei confronti di Dio e delle cose della Parola di Dio era pura attitudine vergine. Così quindi il Signore parla di questi come di alcuni del Suo popolo dentro a Babilonia. Essi non erano Suo popolo finché non erano puri, finché non erano vergini. Nel momento in cui diventavano impuri Egli non li avrebbe classificati come Suo popolo. Ma Egli dice: " Uscite da essa, o popolo mio, affinché non abbiate parte ai suoi peccati". Questo implica che tu non sei ancora complice dei suoi peccati; tu sei mio popolo in lei, ma non ancora complice. Come può essere? Perché tu non conoscesti nulla di meglio; non vedesti niente di meglio; non avesti responsabilità alcuna per quello che non vedesti e per ciò che non comprendesti. Bene, quando dunque abbiamo la responsabilità? Quando diveniamo responsabili? Cosa comporta questa responsabilità? Questo, mio caro fratello: io non ero responsabile del motivo per cui sono nato, nè di ciò che c'era nella mia testa nell'infanzia; e Dio non mi ritenne responsabile; non tu, non nessun altro; ma dopo che siamo giunti a vedere questi errori in cui questi grandi sistemi degli uomini sono giunti, dopo che abbiamo cominciato a vedere la verità, dopo aver cominciato a vedere che il santo nome di Dio era bestemmiato, che il Suo carattere Santo era mal rappresentato, che abbiamo detto cose sul nostro Padre Celeste che ci vergogneremmo di dire persino a noi stessi o ai nostri genitori terreni, sebbene amettiamo che sono ancora imperfetti e cadono, abbiamo detto cose sul Padre Celeste che erano scandalose, lo abbiamo incolpato dei più diabolici atti, e delle più diaboliche intenzioni, abbiamo detto che Egli creò il nostro mondo e sapeva cosa stava facendo, aveva pieno potere e piena saggezza, e volle fin dall'inizio condannare 990 persone su ogni mille, facendole arrostire per tutta l'eternità, e che creò il Diavolo ignifugo per gestirli; che Egli creò un grande luogo chiamato inferno in cui tutte queste opere diaboliche stavano accadendo, noi calunniammo il nostro Padre Celeste. Se nessuno direbbe questo a te nè a me, perché non dovremmo essere arrabbiati? Lo saremmo veramente. Se essi direbbero che hai trattato così un topo saresti arrabbiato, e meriteresti di esserlo. L'uomo che compierebbe tali cose a un topo non è un uomo onorevole. Nessun uomo onorevole tratterebbe un povero topo in quel modo, predestinando il topo prima di nascere, e preordinandolo alla tortura eterna. Questo è ciò che abbiamo attribuito al nostro Padre Celeste. È disgustoso, terribile, Dio ci perdonerà! E di questo ne sono sicuro; di questo ci vergognamo. Ma questo è solo un punto di falsa dottrina, e ci sono altri punti; e ci sono altri punti di sana dottrina. Non sto affermando che tutto ciò che credemmo e che i nostri padri credettero era tutto sbagliato, non completamente. Eravamo santi quando eravamo in Babilonia, e vogliamo mantenere la nostra santità; ma ora giungendo alla chiusura dell'età Dio sta togliendo il velo, ed è in questi giorni che ci mostra più chiaramente il Suo piano, il Suo porposito, le Sue disposizioni, e il reale insegnamento della Sua Parola. Ed ora, quindi, una volta visto che questa dottrina è una balsfemia contro Dio, una volta visto che è stata architettata dalla mente umana, evidentemente istigata dal nostro grande avversario, il diavolo, dopo aver visto che è una cosa ripugnante, se quindi vogliamo mantenere il sistema terreno e dare le nostre vite, forze, talenti e menti a questa diabolica dottrina, siamo peggiori di chiunque altro; siamo il peggio in assoluto. L'uomo che fa questo con piena conoscenza e intenzione, è il solo uomo da incolpare.  
Così, dunque, questa Scrittura ci dice che ci sono alcuni che saranno contaminati da queste donne, da questi sistemi terreni. Perché li chiami sistemi terreni? Perché li mostri in contrasto con i sistemi celesti. Dio ha una sola chiesa; non c'è uomo al mondo che può negarlo.
Nessuno di buon senso che abbia un pò di fede nella Bibbia può negare del tutto che la Bibbia insegna che c'è una sola chiesa, la chiesa del Dio vivente, la chiesa dei primogeniti i cui nomi sono scritti nei cieli. Dunque perchè da essa giungono tutte le varie denominazioni, Cattolici e Protestanti che si contano a centinaia? Bene, esse vengono dagli uomini. Vengono dall'errore. Vengono dall'ignoranza. Vengono dalla superstizione. Sono il risultato degli sforzi fatti per ottenere la luce, e le concezioni errate di come ottenerla. Incolpi queste persone? Non completamente. Non dobbiamo incolpare nessuno. La colpa giunge alla persona che, dopo aver visto come stanno realmente le cose, supporta e promuove questi sistemi e li sostiene. A quel punto sarà contaminato. E come sarà contaminato? Perchè la sua intera coscienza deve essere contaminata? Perché sa che quel sistema è sbagliato; egli viene contaminato immediatamente avendo contatto con ciò che sa essere sbagliato, e sente di essere ingiusto verso Dio, di essere ingiusto verso i principi di giustizia; egli non contamina solamente la sua coscienza ma reca disonore a Dio, e disonore alla denominazione, e a tutto il resto. Che senso ha per un uomo stare in una denominazione e denigrarne gli insegnamenti? Instupidisce se stesso facendo così, non trovi? Si sta frodando da solo, professando di credere a cose che sa di non credere, pretendendo di insegnare cose che sa di non insegnare; o, d'altro canto, insegnando ciò che sa essere sbagliato e professando ciò a cui sa di non credere. L'intera questione è errata; questi sono contaminati con donne. Ma coloro che escono quando vedono il giusto e lo sbagliato sulla questione, prendendo posizione a favore del giusto, stanno liberando le loro anime da Babilonia. "Fuggite di mezzo a Babilonia e salvi ognuno la propria vita". Nessuno è responsabile della fuga finché non vede che questa è Babilonia, ma il suggerimento stesso che è Babilonia dovrebbe suscitare un'investigazione da parte di ogni persona onesta, e attraverso questa, conoscere se egli è o no in Babilonia. Se dice: "Bene, la voce di Dio dice: "Fuggite da Babilonia" e credo che il sistema è Babilonia, ma non voglio approfondire la questione per paura di trovare la verità", significa che egli è disonesto con se stesso; sta contaminando se stesso. C'è solo un modo per essere completamente onesti, e cioè essere onesti.

CRISTO – TUTTO IN TUTTI
Q 65:1 – DOMANDA – 1912 – Z – 1 – In che senso nostro Signore ci è stato fatto sapienza, giustizia, santificazione e redenzione? (1 Corinti 1:30).
RISPOSTA – In molti modi nostro Signore ci fu fatto saggezza. Egli è il Capo della Chiesa che è il Suo Corpo. E così come la testa è la sede della conoscenza, così il Signore Gesù è la Testa della Sua Chiesa. Ma il testo sembra riferirsi ad un ordine particolare. Osservandolo, vediamo come Gesù fu nostra saggezza prima di diventare nostro Giustificatore e Santificatore, percepiamo che la dichiarazione Scritturale è che "nessun uomo giunge al Padre se non tramite il Signore".
Prima di giustificare il padre attira, perché nessuno può giungere a Cristo se non attraverso il Padre. Dopo che il padre ha attirato, la saggezza giunge da Cristo, che ci istruisce su come giungere al Padre. Così come i discepoli furono istruiti da nostro Signore, così è stato per tutti attraverso l'Età. Non c'è altro modo per il quale un uomo può essere salvato, "Nessun nome dato sotto il cielo agli uomini, mediante il quale siamo salvati".  
I peccatori non possono essere accettevoli al Padre se non attarverso la via di santificazione che il Padre ha provveduto. Questa giustificazione è la loro benedizione "Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, e io vi darò riposo"(Matteo 11:28). abbiamo bisogno di essere istruiti. La luce non era precedente a gesù Cristo perché leggiamo che Egli era la luce. Egli fa questa affermazione di se stesso: "La vera luce che illumina ogni uomo, era per venire nel mondo; Io son la luce del mondo; chi mi seguita non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita" (Giovanni 1:9; 8:12).
questa saggezza fu promulgata per prima da nostro Signore. Così la stessa saggezza che istruì i Suoi discepoli guida gli uomini a tornare al Padre, li istruisce a cosa comporta il discepolato, li rende saggi così che essi possono intraprendere le fasi per le quali questo doscepolato può essere guadagnato. Chiunque sarà Suo discepolo deve prendere la sua croce e seguirLo. Non importa in che modo uno possa ottenere la saggezza, essa giunge a lui da nostro Signore Gesù Cristo; e senza quesat saggezza non possiamo sapere come giungere a Dio. Nessuno può giungere a Dio senza questa saggezza. E così la saggezza da istruzioni su quale sarà la ricompensa del discepolato, nostro Signore apparve nella presenza di Dio per noi, per nostro conto. Così, in accordo con il piano e le disposizioni del Padre, Egli diviene il Giustificatore di coloro che giungono al Padre per mezzo di Lui, e nessuno può ottenere la giustificazione se non consacra la vita. Quindi Egli diventa la loro santificazione assistendoli in ogni cosa necessaria alla loro santificazione. Essi hanno la volontà di fare, e per quanto hanno questa volontà, Egli ora opera in loro un santificato carattere di vita.
Questo corso è seguito da colui che ha la saggezza della via stretta prima di ottenere la giustificazione attraverso il sangue di nostro Signore e quindi la santificazione attraverso la sequela delle orme del Signore. Infine giunge alla liberazione della redenzione con la Prima Resurrezione. Colui che ci condussi tutti per la via, è Colui che ancora ci guida e che infine ci condurrà alla Nuova Gerusalemme, la gloriosa condizione oltre il velo.

CRISTO – CORPO DI
Q 66:1 – DOMANDA – 1912 – Z – 1 – Il corpo di Cristo menzionato in Ebrei 10:5 e in Ebrei 7:27 è lo stesso?
RISPOSTA – Il corpo che Dio preparò per il sacrificio può essere considerato da due punti di vista: primo, il Padre preparò il corpo di Gesù, in ciò nacque santo, innocente, senza macchia e separato dai peccatori, e della famiglia umana attraverso Sua madre. Questo è il fondamento dell'intera questione. Ma l'Apostolo Pietro e anche l'Apostolo Paolo ci informano che Dio preconobbe la Chiesa, "il Corpo di Cristo", e quindi, preconobbe le sofferenze del Capo, e la nostra partecipazione alle sofferenze ed anche alla Sua gloria.
Parlando quindi del corpo che Dio preparò dovremmo pensare abbastanza a come il Padre preparò un corpo per Gesù che era in realtà fisicamente perfetto e corrispondente al corpo di Adamo, che venne poi condannato, e a come preparò la via per la quale il "Corpo di Cristo" deve essere giustificato dalla corruzione della carne, così che Egli possa offrire non solamente se stesso, la Testa, ma anche la "Chiesa, il Suo Corpo", "un sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio".
SACRIFICI DEL GIORNO DI ESPIAZIONE PER IL PECCATO TIPICI E ANTITIPICI CONTRAPPOSTI
In Ebrei 10:10 l'Apostolo contrappone i sacrifici del giorno di espiazione del tipico sommo sacerdote agli antitipici sacrifici del giorno di espiazione dell'antitipico Sommo Sacerdote, Gesù. Il sommo sacerdote tipico doveva offrire i sacrifici una volta all'anno, ripetutamente (non quotidianamente). La prima parte del sacrificio era per il suo proprio peccato, e la seconda parte del sacrificio era per il peccato del popolo. La prima parte era il torello, e la seconda parte dell'offerta era il capro. Queste due offerte costituivano l'unica offerta per il peccato del giorno di espiazione! E così, nell'antitipo, l'offerta di nostro Signore Gesù, quando offrì se stesso, era per se stesso, vale a dire per il Suo Corpo, coloro che sono la Sua Chiesa, la casa della fede. E quindi l'ulteriore parte del Suo sacrificio è stata l'offerta di questi membri del Suo Corpo, in armonia con le loro volontà e con la disposizione divina. Così gli antitipici sacrifici del giorno di espiazione sono stati in progresso per diciotto secoli. Lo speciale merito del sacrificio fu quello che nostro Signore stesso offrì, attraverso il quale le nostre offerte sono rese accettevoli. È un sacrificio nel senso che è tutto il corpo di un sacerdote che è offerto, perché l'Apostolo dice: "in quanto partecipate alle sofferenze di Cristo" e "se perseveriamo, regneremo pure con lui"; "se un membro soffre, tutti i mebri soffrono".  
TUTTE LE OFFERTE DEVONO ESSERE FATTE DAL SACERDOTE   
In Ebrei 7:27 l'Apostolo dice: "egli ha fatto questo una volta per tutte, quando offerse se stesso". Sorge la domanda: a chi si riferisce questo? Significa che Gesù e i membri del Suo Corpo offrono se stessi? No, rispondiamo. I membri del Corpo non offrono se stessi; essi presentano se stessi; ma l'offerta, per quanto concerne Dio, deve essere fatta dal Sacerdote, Gesù, il "sommo sacerdote della nostra confessione". L'Apostolo dice che questo lo fece una volta per sempre, e rispondiamo, qui si intende un adempimento del tipo. Nel tipo c'erano de sacrifici offerti, qui chiamati Suo sacrificio.
Nostro Signore offrì se stesso al Giordano, e offrì tutti i membri del Suo Corpo, la Chiesa, alla Pentecoste. L'offerta Sua personale al Giordano fu accettata dal Padre, e il resto del sacrificio di Cristo fu solamente l'adempimento delle condizioni di questo sacrificio. Così la presentazione della Chiesa davanti al Padre fu compiuta alla Pentecoste, sebbene ha richiesto l'intera Età Evangelica per completare il sacrificio.
Fu mostrato anche questo tipo nel giorno di espiazione: il sommo sacerdote, dopo aver offerto il torello, mise il sangue nel Santo e in seguito nel Santissimo e lo cosparse in favore suo e della sua casa, i membri del suo corpo e della casa della fede, i sottosacerdoti e i Leviti.
In seguito il sommo sacerdote giunge alla porta del Tabernacolo e scanna il capro; questo rappresenta l'accettazione dei credenti giustificati come Suo Corpo e la loro consacrazione fino alla morte. Nel tipo, questo non rappresentò la seconda venuta di Cristo, ma solamente la Sua manifestazione in connessione con il sacrificio del Corpo, che è la Chiesa. Nell'antitipo nostro Signore come Sommo sacerdote manifestò il Suo potere nella Chiesa alla Pentecoste mandando lo Spirito Santo su di loro dando così l'idea che il loro sacrificio fu compiuto e accettevole agli occhi di Dio. Tutti coloro che da allora sono entrati nella Chiesa sono stati ivi considerati, così come nella preghiera di nostro Signore dove Egli disse: "Or io non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me per mezzo della loro parola". Similarmente l'accettazione della Chiesa alla Pentecoste come co-sacrificatrice, come parte del sacrificio di Cristo, è continuata sempre da allora e siamo membri del Suo Corpo, essendo ciascuno a sua volta sacrificato finché l'intero sacrificio del Grande Sommo Sacerdote sarà compiuto una volta per tutte, e crediamo che questo compimento sia prossimo.
L'espressione: " E se un membro soffre, tutte le membra soffrono" (1 Corinti 12:26), certamente non significa che i membri della chiesa morti soffrono assieme ai vivi, non che coloro che non sono ancora stati generati dallo Spirito soffrono con gli Apostoli, non che i membri nelle differenti parti del mondo soffrono assieme ad altri membri di cui ignorano l'esistenza. Semplicemente significa che c'è un tale partecipazione e unione e fratellanza nel Corpo di Cristo che ognuno è intimamante e profondamente interessato ad ogni altro membro, così che gli interessi di uno sono gli interessi di tutti. Come, ad esempio, dove ci sono due o tre del popolo del Signore in fratellanza, come una piccola ecclesia o classe, c'è, in questo senso della parola, un Corpo di Cristo interessato l'uno con l'altro, che soffre l'uno con l'altro nelle tribolazioni, nelle persecuzioni e nelle difficoltà della vita. E, in un più ampio senso della parola, qualsiasi membro del Corpo di Cristo, in qualsiasi parte del mondo, apprendendo delle sofferenze di altri membri del Corpo, mostrerebbe interesse, partecipazione e comunione nelle sue sofferenze, o nelle sue gioie.
NON UNA PARTE DEL RISCATTO
Nell'affermazione: "mi hai preparato un corpo" dobbiamo essere attenti a non leggere ciò che non è scritto. Non è detto: "mi hai preparato un corpo come prezzo di riscatto", ma "mia hai preparato un corpo" (Ebrei 10:5), "per la morte che sofferse" (Ebrei 2:9). La sofferenza nella morte da parte di nostro Signore Gesù costituì il prezzo di riscatto per il peccato del mondo intero. Ma il Corpo, che è la Chiesa, il Padre lo prepara mediante la giustificazione per essere associato con Gesù nella "sofferenza della morte", ma questo non rende la Chiesa partecipe del prezzo di riscatto. Solamente un prezzo di riscatto fu necessario, e fu quello della morte di un uomo perfetto, e questo è già stato disposto prima che la Chiesa fosse invitata a partecipare alle sofferenze e a divenire coerede con il Redentore come Sue membra.
La parola "sacrificio" sembra che a volte venga confusa. Siamo esortati a presentare i nostri corpi in sacrificio vivente, ma la presentazione dei nostri corpi al Signore non deve essere confusa con la presentazione del Signore di noi. Tornando al tipo troviamo che due capri erano presentati al Signore alla porta del Tabernacolo. Erano presentati per essere sacrificati, quando parlando di loro, uno potrebbe giustamente dire: "questi sono capri sacrificali; e ovunque siano rappresentati capri potrebbe essere detto in un senso della parola che sono i sacrificatori".  
Ma la parola "sacrificio", se usata nel senso di devozione, o messo via per il sacrificio, non deve essere confusa con l'opera sacrificatoria del Sommo Sacerdote. I capri non erano sacrificati solamente perché erano presentati o devoti. Dio non trattò con il popolo ma con i sacerdoti, e solamente quando il sacerdote scannava l'animale allora esso era sacrificato, dal punto di vista Divino. Allora, e solo allora era realmente accettevole a Dio come sacrificio.
Applicando questo, quindi, possiamo desiderare di giungere a Dio e imparare che è oggi il giorno accettevole, oggi è il tempo in cui il Corpo di Cristo deve essere devoto, o presentato al Signore. Ma è necessario qualcosa in più della nostra presentazione, cioè l'opera che è realizzata per noi dal Sommo sacerdote, Gesù; ossia, la Sua accettazione, o la Sua approvazione della nostra consacrazione, e la presentazione delle nostre offerte come parte del Suo sacrificio. Quando il Sommo sacerdote ci presenta con i Suoi meriti applicati, allora, e solo allora, la nostra offerta diventa un "sacrificio, santo e accettevole a Dio".

CRISTO – PIENA AUTORITA' QUANDO AVRA' COMPLETATO LA SUA OPERA
Q 69:1 – DOMANDA – 1912 – z – 1 – In 1 Corinti 15:28 leggiamo che quando Cristo avrà compiuto l'opera prefissata per Lui, l'opera del regnare nel Regno Milleniale, e avrà sconfitto tutti i suoi nemici (l'ultimo nemico che sarà distrutto sarà la morte), il Figlio a sua volta sarà soggetto al Padre, che gli sottoporrà ogni cosa. In che senso quindi sarà "soggetto" più che nel Regno Milleniale?
RISPOSTA – Lo speciale pensiero molto evidente è che durante il Regno del Messia al Signore Gesù sarà dato pieno potere e autorità per controllare il mondo. Questo è il compito particolare che è stato prefissato per Lui. Ricorderai che il Padre, parlando di quel tempo, dice: "Chiedimi, e io ti darò le nazioni come tua eredità" e dichiara che saranno guidate con verga di ferro (Salmo 2:8,9).
Questo periodo di mille anni, conosciuto come Millennio, è riservato proprio per questa opera. Supponi che a te venga data una posizione di Governante, o di Statista, con commissioni e cose da fare per un certo tempo, con la consapevolezza che quando sarà compiuto ti sarà data una ricompensa per averlo fatto. Sei istruito: "Ogni cosa è nelle tue mani. Compi l'opera e puoi avere tutto il 1912 per compierla. Attieniti alle istruzioni". Quindi cosa avverrà? Dopo aver completato l'opera non avrai più queste speciali commissioni, questo speciale ufficio conferitoti per un anno. Non lo avrai più.
Così alla fine del Millennio nostro Signore Gesù non avrà più l'ufficio di Mediatore tra Dio e gli uomini, come lo era stato durante i mille anni. Perché no? Non ci sarà più nulla da compiere. Durante i mille anni Egli avrà svolto la Sua opera come Mediatore così a fondo che non ci sarà più nulla da fare oltre. Questa speciale opera giungerà al suo pieno compimento.

CRISTO – IL DESIDERIO DI PAOLO DI ESSERE CON LUI
Q751: 1 :: DOMANDA - Spiegerai gentilmente Filippesi 1:23: "perché sono stretto da due lati: avendo il desiderio di partire da questa tenda e di essere con Cristo, il che mi sarebbe di gran lunga migliore"?  
RISPOSTA - Il contesto mostra che le due cose nella mente dell'Apostolo (e che scegliere "non ha") erano vita e morte. Tuttavia, entra una terza cosa, che non ha difficoltà a decidere è molto meglio che vivere nella carne o morire nel Signore. Ciò che desiderava ardentemente, vale a dire, il ritorno di Cristo, al cui ritorno sperava di essere cambiato, fatto come Lui, ed essere con Lui. La parola greca tradotta "partire" nella citazione sopra è la stessa di quella tradotta "ritorno" in Luca 12:36, e ha lo stesso significato. Gesù disse ai suoi discepoli: "Se io vado ... verrò di nuovo". Nel venire di nuovo (il Padre che lo manda - vedi Atti 3:20),
Si sarebbe "discostato" dal Padre e allo stesso tempo "ritornerà" dai suoi discepoli. Se le parole dell'apostolo "di partire" fossero state tradotte "per il ritorno", sarebbero state ugualmente corrette e si sarebbero armonizzate con le altre Scritture.

CRISTO – "PRINCIPE DELLA PACE" - QUANDO?
Q751: 2 :: DOMANDA - Dal momento che Cristo è indicato come il "Principe della pace" (Isaia 9: 6) e gli angeli annunciarono alla sua nascita: "Pace sulla terra, buona volontà per gli uomini" (Luca 2: 14), come mai troviamo il Signore Gesù stesso che dice: "Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a mettervi la pace, ma la spada " (F.W.)  
RISPOSTA - L'intera storia dell'era cristiana è stata uno spargimento di sangue, guerre e conflitti. E questi per la maggior parte sono stati causati da differenze di opinioni religiose. Nel capitolo 24 di Matteo, nostro Signore ha stabilito una meravigliosa profezia relativa alle condizioni che si sarebbero sviluppate nel mondo fino al momento in cui sarebbe tornato per stabilire il suo regno o governo sulla terra. Ci sarebbero state guerre e voci di guerra, terremoti, carestie, pestilenze; e poi, proprio alla fine dell'Era "un momento di guai come non lo era da quando c'era una nazione". Predisse che i suoi seguaci avrebbero subito violenza; che sarebbero stati perseguitati e travisati; e che anche nelle loro case ci sarebbero divisioni. Le parole del Maestro si stanno straordinariamente adempiendo. Sono altrettanto veri oggi come in qualsiasi momento nel passato. Il Signore non ha mai insegnato che le condizioni di pace e prosperità sarebbero state stabilite nella terra prima della Sua seconda venuta; ma solo al contrario. L'oggetto della Sua venuta è di demolire completamente il male presente delle cose, e poi di fargli inaugurare il governo del Creatore che porterà pace universale, gioia e felicità a tutte le famiglie della terra. Allora Cristo il Signore sarà il "Principe della pace"; e poi, e non fino ad allora, si realizzerà la canzone dell'angelo: "Pace sulla terra, agli uomini di buona volontà".

CRISTO – TRATTAMENTO DI OGGI VS. PRIMO AVVENTO
Q752: 1 :: DOMANDA - Nell'odierna illuminazione, se Cristo fosse qui di persona come al tempo del suo primo avvento, credi che la gente lo tratterebbe come allora?
RISPOSTA - Ci sono rappresentanti di Cristo nel mondo di oggi - non quelli che sono semplicemente dei cristiani professi, solo di nome, ma i seguaci sinceri, devoti e sinceri del Maestro, e considerando la cura del mondo di questi possiamo approssimativamente in sicurezza su quali sarebbero state le esperienze del Signore se Egli fosse apparso nella carne come al suo primo avvento. I pochi santi che camminano umilmente sulle orme di Cristo, dedicando il loro tutto nell'assistere i poveri e nella predicazione del Vangelo, di solito non godono della massima stima del popolo. E non è questo in armonia con le parole di nostro Signore e degli Apostoli? (Matteo 5: 10-12, Rom. 8: 17,18; 2 Tim. 2:12; 1 Cor 1: 26,27). Dopo tutto, la gente comune ascoltò il nostro Signore volentieri e si meravigliava delle parole gentili che è uscito dalla sua bocca. Desiderarono renderlo il loro re in un'occasione e gli accordarono un trionfo al momento del suo ingresso nella città di Gerusalemme. Furono gli scribi ei farisei, i capi religiosi di quel tempo, che opposero e perseguitarono il Signore, e infine indussero la moltitudine a gridare contro di lui. Lo è anche adesso. Le persone mondane ammirano un uomo cristiano onesto, la sua sincerità e onestà, anche se potrebbero considerarlo sciocco per il tentativo di vivere secondo la sua fede. Ma sono gli scribi e i farisei moderni che odiano coloro che espongono i veri insegnamenti delle Scritture. Pertanto, in considerazione di quanto sopra, abbiamo ragione di credere che il Maestro oggi non sarebbe migliore nel mondo che al suo primo avvento, se fosse apparso come allora.

CRISTO – PERCHE' LA BRAVA GENTE NON CREDE AI CREDENTI
Q752: 2 :: DOMANDA - Conosco moltissime persone buone e oneste che non pretendono di essere cristiani; perché non credono nel Signore Gesù Cristo? RISPOSTA - L'apostolo Paolo dichiara che "per fede siete salvati". Alcune persone non possono esercitare la qualità della fede. The anche l'apostolo dichiara che la fede viene ascoltata e ascoltata dalla Parola di Dio, il che significa che per avere fede bisogna studiare la Parola di Dio e crederci. L'apostolo Paolo risponde a questa domanda quando dichiara che il Dio di questo mondo (Satana), manifestato in questo attuale ordine malvagio di cose, ha accecato le menti di coloro che non credono (2 Cor 4: 4). Il grande Avversario, Satana, è l'autore di così tante false dottrine che molte persone buone e oneste sono diventate molto confuse da loro. Un sistema ha insegnato una dottrina, un'altra classe, ugualmente onesta, un'altra dottrina, finché non abbiamo nel mondo più di trecento denominazioni diverse, tutte con qualche verità mescolata con molto errore. Molte persone oneste non sono state in grado di separare la verità dall'errore e accettare solo la verità e rifiutare l'errore, quindi la confusione e il rifiuto di avere qualcosa a che fare con entrambi. Se tutti seguissero l'ammonimento dell'Apostolo, "Studia per mostrarti approvato a Dio", e non seguire le teorie create dall'uomo, ci sarebbe meno confusione e più persone che accetterebbero prontamente gli insegnamenti Scritturali.
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