Cristianesimo - Le Grandi Verità della Bibbia

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Gli Eretici   dal
Medioevo alla Riforma





L'Olanda


Carlo V nel 1522 istituì il tribunale dell’Inquisizione anche nei Paesi Bassi (gli attuali Belgio e Olanda) per reprimervi la diffusione del protestantesimo. Questo tribunale è passato alla storia per la crudeltà dei suoi metodi di repressione. Il primo luglio del 1523 nella Grande Place di Bruxelles bruciarono sul rogo due monaci agostiniani accusati di eresia. Nonostante la ferocia degli inquisitori, il Calvinismo si diffuse lo stesso nei Paesi Bassi, coniugandosi al desiderio di indipendenza delle sette province settentrionali (l’attuale Olanda) contro la Spagna, dato che Carlo V abdicando (1556) aveva assegnato quel territorio insieme alla Spagna al figlio Filippo II. Questi ne assegnò il governo alla sorellastra Margherita di Parma, figlia naturale di Carlo V. Lei e il suo consigliere Granvelle, chiusi e inaccessibili anche per l’aristocrazia locale, si inimicarono non solo il popolo ma anche i nobili. Questi ultimi, unitisi nell’opposizione alla reggente, trovarono un capo nel principe di Nassau Guglielmo d’Orange.

Nel 1556 una delegazione di nobili, guidata da Luigi di Nassau, fratello di Guglielmo d’Orange si presentò a Margherita chiedendole di revocare gli editti cattolici che proclamavano la spietata repressione delle Chiese riformate. Lei rispose che non avrebbe mai ascoltato le richieste di pezzenti (guex) vestiti tanto modestamente. Il termine gueux divenne quello distintivo dei ribelli. Folle di gueux calvinisti si scatenarono e misero al sacco le chiese di Bruxelles. Per tutta risposta Filippo II inviò Fernando Alvarez de Toledo, duca d’Alba, con ventimila armati soffocare i sogni di libertà dei gueux. Nel 1568 il duca d’Alba fece decapitare a Bruxelles due capi del movimento insurrezionale calvinista: i conti di Egmont e di Horn. Le sette province settentrionali nominarono nel 1572 come loro capo Guglielmo I d’Orange, detto "il taciturno", che da grande feudatario cattolico anti-spagnolo si era convertito al Calvinismo. Per fermare l’avanzata degli spagnoli nel 1574 fece rompere le dighe e allagare il paese.

Fermati gli spagnoli restò il rischio di una guerra civile tra le sette province calviniste del nord e le dieci province cattoliche del sud, ma Guglielmo riuscì a far stipulare una pace religiosa tra le due parti nel 1576. Nel 1579, con l’unione di Utrecht, le province calviniste formarono la Repubblica indipendente delle Province Unite, proclamata solennemente a L’Aja nel 1581. Le province cattoliche, sempre nel 1579, si unirono ad Arras, creando l’Unione di Arras, fedele alla Spagna. Nel 1584 Guglielmo I d’Orange fu assassinato in una congiura ordita dagli spagnoli. Gli successe alla guida delle province calviniste il figlio Maurizio, che continuò a combattere la Spagna con l’aiuto dell’Inghilterra e della Francia. La questione olandese si risolverà solo nel 1648 con la pace di Westfalia, che sancirà l’indipendenza nazionale.

Intanto un certo Jakobus Armenszoon, detto Arminius (1560-1609), fu incaricato dal concistoro dei pastori calvinisti di Amsterdam di studiare come controbattere, Bibbia alla mano, quelli che tendevano a mitigare la dottrina della predestinazione. Arminius, investigando le Scritture, trovò pochi o punti argomenti che confermassero la dottrina di Calvino: concluse che la predestinazione  degli eletti è valida per la classe dei santi ma non per ogni individuo. Gesù Cristo era morto sulla croce per tutti, non solo per gli eletti, che non si sa chi siano. Se uno di questi ultimi sbaglia,  perde l’elezione e un altro è predestinato da Dio a prendere il suo posto.

Morì amareggiato per le conseguenze del dibattito che aveva suscitato con queste sue affermazioni. Si creò infatti il partito degli Arminiani o Rimostranti, più vicini ai concetti Erasmo che di Calvino, sostenitori del libero arbitrio e della libertà di pensiero e perciò repubblicani. Trovarono molti seguaci nell’alta borghesia olandese ma restarono una minoranza e quindi esposti alle persecuzioni dei calvinisti ortodossi. Questi ultimi ebbero come capo Franz Gomar (1565-1641), acceso sostenitore della predestinazione individuale tanto da affermare che Dio aveva già compiuto le sue scelte per ogni membro dell’umanità prima del peccato originale. Ogni eletto, essendo predestinato da Dio ad esser tale, non poteva sbagliare. I suoi seguaci si chiamarono perciò Gomaristi o Controrimostranti e appartenevo per lo più ai contadini e alla nobiltà. Costituivano la maggioranza ed erano monarchici.

Lo statista e filosofo del diritto Ugo Grozio scrisse il decreto degli Stati generali d'Olanda (1614) sostenendovi il diritto alla libertà degli arminiani, perché secondo lui le controversie dottrinali non dovevano incidere sull’interesse della collettività. Ma ogni suo sforzo fu vano. Al sinodo di Dordrecht (1618-19) vinse il Calvinismo più severo: le tesi arminiane furono definitivamente condannate e vennero destituiti i pastori che le insegnavano. Intanto in Olanda si era formata un’ala moderata dell’Anabattismo: la Chiesa Mennonita, fondata dall’ex parroco Menno Simons (1492-1559). In essa non avevano importanza i dogmi, in quanto ogni comunità poteva decidere da sola la propria fede e il proprio culto.

In Inghilterra, all’inizio del regno di Giacomo I le persecuzioni della Chiesa anglicana verso i dissidenti costrinsero molti puritani ad emigrare in Olanda. Fu così che, nel 1609, sotto la direzione del pastore John Robinson, si formò a Leida la comunità degli Indipendenti Puritani Battisti, alla quale appartennero i famosi Padri Pellegrini, che partirono da Plymouth, in Inghilterra, sul Mayflower alla volta dell’America (1620). Nel 1638, per opera di Roger Williams, nacque la Chiesa Battista Americana, che dell’Anabattismo conserva solo il battesimo da adulti. Per tutto il resto adottò il Calvinismo.

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