Domande e Risposte - Le Grandi Verità della Bibbia

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Eva


EVA – RISCATTO DI
Q 263:2 – DOMANDA – 1910 – 2 – Se non ci prende troppo tempo, vorresti spiegare il riscatto di Eva?
RISPOSTA – Non ci metterò troppo. Eva apparteneva ad Adamo, così come tutta la razza di Adamo apparteneva ad Adamo. Dio diede Eva ad Adamo dopo che la trasse fuori da lui. È molto semplice vedere, quindi, caro amico, che se Cristo redense Adamo e tutto quello che Adamo aveva, redense anche Eva.
 
EVA – TUTTI IN ADAMO
Q 263:3 – DOMANDA – 1910 – 3 – "Perchè in Adamo tutti muoiono". Dobbiamo comprendere che questo intende anche Madre Eva?
RISPOSTA – Si, rispondo che noi capiamo che questo include anche Madre Eva; lei era in Adamo nel senso che era parte della famiglia di Adamo; che l'intera cosa era centrata in Adamo; che Dio dispose così e che il peccato di Adamo portò la condizione di morte. Se Adamo avesse peccato e madre Eva non avesse peccato, di certo è duramente appropriato per noi dare un'idea, ma il pensiero è che se Adamo avesse peccato sarebbe stato estromesso dal Giardino, e lei sarebbe stata scacciata con lui, come rappresentante della razza, e la sua trasgressione avrebbe significato la trasgressione dei due; che lei sarebbe stata resa partecipe con lui della trasgressione.
 
EVA – LA SUA POSIZIONE CON DIO
Q 264:1 – DOMANDA – 1915 – z – 1 – Che posizione aveva Eva con Dio?
RISPOSTA – Madre Eva non aveva posizione con Dio eccetto come parte del corpo di Adamo, perchè fu presa dalla sua metà. Comprendiamo che questo rappresenta il fatto che la Chiesa non ha posizione con Dio per se stessa, ma che per farlo richiese il sacrificio di Gesù suo Signore. In altre parole, essa venne dalla Sua metà. Il Secondo Adamo è il Signore Celeste, il Primogenito dai morti, il Giustificatore, il Datore di vita del mondo. Durante l'Età Evangelica Dio ha scelto la Chiesa per essere la Sposa di Cristo, ed essa è in fase di sviluppo. Come Sposa, moglie dell'Agnello, deve essere considerata come una Seconda Eva; e la sua opera durante l'età avvenire, sarà quella di madre o curatrice della razza di Adamo, generata ancora dal "Signore dal cielo", il Secondo Adamo – 1 Corinti 15:45-47. L'intera immagine ci mostra che la responsabilità della caduta fu in Adamo. San paolo evidenzia che madre Eva fu colei che fu ingannata e trasgredì per prima, ma sottolinea anche che fu attraverso la disobbedienza di Adamo che il peccato entrò nel mondo; e così la morte si estese a tutti, "perchè tutti hanno peccato" (Romani 5.12). mostrando gli effetti della caduta di Adamo sulla sua prole, il peccato che portò la morte non fu il peccato di Eva, ma quello di Adamo; ne consegue che il prezzo della redenzione sarebbe quello corrispondente ad Adamo, e non il prezzo corrispondente ad Eva.
 
IL CORPO DEL SACRIFICIO
 
Quando leggiamo "mi hai preparato un corpo" come sacrificio, non dobbiamo comprendere che ciò si riferisce alla Chiesa, il Corpo di Cristo, preparata per il sacrificio. Il corpo preparato per il sacrificio fu il corpo umano di Gesù. Fu preparato nel senso che gli fu provveduto miracolosamente ed era santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori. Gesù solo aveva tale corpo preparato per Lui. La Chiesa non ha un corpo simile. Nostro Signore Gesù fu ordinato da Dio come Sacerdote dell'Ordine di Melchisedek; ma nel sacrificio Egli fu l'antitipo di Aaronne, e fu il primo ad offrire Se stesso, e di conseguenza ad accettare i Suoi discepoli, giustificandoli attraverso il Suo sacrificio, e quindi costituendoli membri, o parte, del Suo proprio sacrificio. È evidente che nel tipo solo il sommo sacerdote era ordinato ad offrire l'offerta per il peccato nel Giorno di Espiazione. Nessuno dei sotto-sacerdoti aveva tale diritto, i seguaci di Cristo, sono competenti di offrire se stessi. Tutto quello che possono fare è presentare se stessi fino alla morte. Egli ci accetta, ci applica i Suoi meriti, e ci conta come membri del Suo Corpo carnale; e quindi mediante il Suo Santo Spirito, attraverso Cristo, Dio opera in noi "il volere e l'operare, per il suo beneplacito", che è quello di portare l'opera dell'auto-sacrificio fino alla morte. Ma tutto ciò sebbene la Chiesa non è sacrificata come lo fu il sommo sacerdote, e non è presentata al Padre nel nostro nome. Il Padre tratta solo tramite il nostro Avvocato, e noi siamo accettati semplicemente perchè siamo Suoi. Tutto ciò è mostrato nel tipo dell'offerta per il peccato del Giorno di Espiazione. Il sommo sacerdote offrì prima il torello, come suo proprio sacrificio, rappresentando se stesso individualmente. In seguito sempre il sommo sacerdote, e non un sotto-sacerdote, offrì il capro del Signore, un capro non molti capri. Questo capro fu offerto non come sacrificio per i sotto-sacerdoti, ma come sacrificio per il sommo sacerdote. Così è nell'antitipo. La nostra consacrazione è accettevole al Padre solo per i meriti di Gesù applicati a noi come Suoi membri, quando Egli ci adotta come parte della Sua propria carne.
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