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Charles TazeRussell
Gli eventi dopo la sua morte


Passa lo Statuto del Fratello Rutherford


Il Comitato ha tenuto testa con coraggio contro il fratello Rutherford, ma temendo la lotta, ed il minacciato  disturbo, che si poteva arrecare conseguentemente alla Convenzione, (Assemblea) il fratello Rutherford  l’ha avuta vinta, ed i fratelli sono stati costretti ad accettare il suo statuto. Portiamo questi fatti per mostrare come il fratello sia riuscito a prendere il potere del Consiglio di Amministrazione, e di averlo nelle sue mani. In una parte  dello Statuto, che è stato suggerito in occasione della riunione dei soci, si legge: "Il Presidente della Società è sempre l'Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società, con a capo la gestione dei propri affari e di lavoro, sia in America sia in altri paesi." In un  altro  si legge, quello a cui il Comitato appositamente contestato, ha autorizzato il presidente a nominare un comitato consultivo di tre, di cui il Segretario e Tesoriere, il fratello Van Amburgh, doveva divenire un membro permanente. Questo Regolamento, e tale comitato, è naturalmente stato pensato da alcuni, per soppiantare gli Amministratori precedenti  nella loro funzioni consultive ed esecutive. Il Presidente sapendo che gli azionisti non potevano legalmente fare da statuto, dal momento che il Testamento conferisce tale diritto solo agli Amministratori delegati legalmente da chi costituì la Società Torre di Guardia, (Fratello Russell) al ritorno a Brooklyn, dopo le elezioni, convocò una riunione del consiglio d'amministrazione, presentando il suo statuto per la loro adozione.

Come care pecore i fratelli che erano presenti alla riunione degli azionisti, insospettabili e ansiosi di fare qualcosa per aiutare il nuovo Presidente, gli Amministratori hanno deciso senza protestare per diffonderli in pochi minuti, dal loro incontro. E' stata questa l'azione che ha fatto divenire lo statuto reale e legale, un atto che il Consiglio sperava al momento, si sarebbe rivelata per i loro migliori interessi del lavoro. Così si vede a colpo d'occhio come il fratello Rutherford abbia deliberatamente progettato per contrastare il fratello Russell e la sua volontà espressa in tal senso  anche nel Testamento, che poneva il controllo degli interessi della Società nelle mani di sette fratelli, invece di uno. Il Consiglio è stato accusato di essere ambizioso. Supponiamo che sia stato  ambizioso di eseguire le disposizioni del Testamento del fratello Russell o di rispettare la legittima volontà del fratello Russell, (poiché erano tutti denari suoi messi a disposizione dell’opera) che cosa dire degli sforzi da parte del fratello Rutherford di portare via il controllo sulla gestione e usurpare il controllo completamente a se stesso? Sembra una cosa facile sollevare la polvere per nascondere il vero problema, e questo è ciò che l'Avversario apparentemente è stato occupato a fare. Noi potevamo smettere di parlare di questi argomenti se non ci fossero stati interessi personali. Potremmo facilmente sacrificare tutti i nostri diritti personali e perderli, ma in un caso come questo è diverso. I diritti di amministrazione non sono personali.

Gli Amministratori rappresentano i diritti degli Azionisti della Società, e non possono mettere da parte una gestione di questo tipo e, allo stesso tempo essere fedeli. "Ciò che si richiede dagli amministratori è: che ciascuno sia trovato fedele." Inoltre, le richieste di Diritto Civile che gli Amministratori devono conoscere bene con gli interessi delle loro imprese, e l'incapacità di farlo è, agli occhi del diritto,  è considerata negligenza criminale. Essendo un avvocato, ci si aspetta naturalmente che il Presidente avrebbe fatto tutto il possibile per avere i suoi colleghi membri del Consiglio di cooperazione nella gestione degli affari della Società su cui tutto era stato dato in amministrazione. Questo  modo di procedere, è il minimo di  ciò che ci si sarebbe aspettato, da uno non  professante i principi cristiani.
Persecuzione e intimidazione

Non passò molto tempo fino a quando gli Amministratori hanno riconosciuto di aver commesso un  grave errore con l'adozione dello statuto, ponendo l'intera gestione nelle mani del presidente, in contrasto con il Testamento. Anche se hanno cercato di collaborare con lui nella direzione degli affari della Società, ora divennero oggetto di persecuzione e intimidazione, soprattutto dal Rappresentante del Presidente, che in precedenza aveva dichiarato che  alcuni di loro "se non uscivano spontaneamente sarebbero stati  buttati fuori." Ci rendiamo conto, cari fratelli, che molte di queste cose appaiono strane. Sembra quasi impossibile che una situazione del genere possa esistere tra quelli della stessa fede, e in particolare nella Bethel   e nel Tabernacolo. Ma tale è il fatto, come realmente è avvenuto e,  si devono rispettare tutte le condizioni, e, prima o poi, trattare con questo problema, in quanto riteniamo che il Signore vuole che lo facciamo.
                                                                                   
          
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